La ricevuta di pagamento uso marchio è un documento che attesta il versamento di una somma concordata per l’utilizzo dei diritti associati a un marchio specifico. Questo documento viene generalmente emesso dal detentore del marchio a favore di un altro soggetto, che desidera utilizzare legalmente il marchio in questione per i propri scopi commerciali o promozionali. Tale ricevuta è importante perché fornisce una prova legale dell’accordo tra le parti, garantendo al licenziatario il diritto di usare il marchio nei limiti concordati, e al proprietario del marchio la protezione dei suoi diritti e il compenso per l’uso del proprio marchio.
Come compilare una ricevuta pagamento uso marchio
Quando il titolare di un marchio concede a un terzo il diritto di usarlo, il corrispettivo pattuito prende normalmente la forma di canoni o royalty, a importo fisso, percentuale sul fatturato o schema misto con minimo garantito e conguagli. La ricevuta di pagamento che documenta tali somme è una quietanza: una dichiarazione con cui chi incassa attesta di avere ricevuto un importo determinato da un soggetto individuato e per una precisa causale collegata alla licenza d’uso del marchio. La sua funzione è probatoria e non sostituisce gli adempimenti fiscali connessi al contratto di licenza: quando il concedente è un soggetto IVA occorre emettere fattura per i canoni o le royalty e la ricevuta, se rilasciata, resta un mero riscontro dell’avvenuto incasso; se il rapporto avviene tra privati fuori dall’esercizio d’impresa, la quietanza rimane comunque lo strumento principale per dare certezza alla data, all’importo e alla causale del versamento, ferma la necessità di rispettare le regole tributarie e, se ricorrono i presupposti, l’imposta di bollo sulla quietanza autonoma.
Per essere utile in caso di controlli o controversie, la ricevuta dovrebbe ancorare con precisione il pagamento al rapporto sottostante. In pratica conviene che la causale richiami la licenza o l’accordo di merchandising con i suoi estremi essenziali, identifichi il marchio con denominazione e, se registrato, numero di registrazione e ufficio competente, specifichi il periodo di riferimento del canone o della royalty e chiarisca se la somma rappresenta un minimo garantito, un acconto su royalty da conguagliare o il saldo di un periodo rendicontato. La chiarezza terminologica incide sugli effetti: qualificare un pagamento come acconto rinvia al conguaglio sulla base-vendite, mentre indicare un saldo rafforza l’effetto liberatorio per il periodo considerato; se il pagamento chiude definitivamente una pendenza, la formula “a saldo e liberatoria” evita contestazioni su ulteriori pretese collegate a quel periodo o a quella fattura. La ricevuta non va confusa con il contratto di licenza, che resta il luogo dove si stabiliscono portata dei diritti, territorio, durata, standard qualitativi, controlli del titolare e criteri di calcolo delle royalty. Proprio perché la liceità dell’uso del marchio dipende dal rispetto di queste condizioni, è utile che la quietanza richiami l’accordo e il fatto che il pagamento è eseguito ai sensi di esso, senza novare o modificare i termini contrattuali. L’identificazione del marchio nella ricevuta ha anche un riflesso sostanziale: ai fini della tutela, l’uso da parte del licenziatario con il consenso del titolare vale come uso del titolare, e la tracciabilità economica dei canoni, pur non essendo prova diretta dell’uso sul mercato, contribuisce a costruire un quadro coerente in caso di contestazioni sulla non-uso.
Nelle licenze transfrontaliere o tra soggetti con diversa natura fiscale, il profilo tributario non si esaurisce nella quietanza. L’uso del marchio è una prestazione di servizi che impone di verificare il regime IVA applicabile e l’eventuale meccanismo di inversione contabile, oltre alla presenza di ritenute o trattamenti convenzionali in caso di pagamenti a o da soggetti non residenti; la ricevuta potrà dare atto, in termini descrittivi, dell’applicazione del regime corretto e degli estremi della fattura o della rendicontazione, ma non li sostituisce. In ambito non IVA, e quando la ricevuta è un documento autonomo, l’imposta di bollo è dovuta nei casi e secondo le soglie previste, anche in forma virtuale per i documenti informatici, e l’assolvimento va indicato in calce.
Sul piano pratico è opportuno assicurare alla ricevuta attribuibilità certa e data certa, specie quando il pagamento avviene in contanti nei limiti di legge. La sottoscrizione del concedente, l’invio tramite PEC o la firma elettronica qualificata per i documenti digitali, il richiamo agli estremi del bonifico o dell’assegno e la conservazione insieme al contratto e ai report di vendita riducono il rischio di contestazioni e facilitano audit e rendicontazioni periodiche. Quando il pagamento è eseguito da un distributore o da un sub-licenziatario per conto del licenziatario principale, la ricevuta dovrebbe riflettere correttamente la catena dei rapporti per evitare incertezze su chi si libera e a che titolo.
Infine, la ricevuta non incide sugli adempimenti di diritto industriale legati alla licenza. La validità tra le parti non richiede annotazione pubblica, ma la trascrizione della licenza presso l’ufficio marchi competente è utile per l’opponibilità ai terzi e per legittimare taluni poteri del licenziatario in giudizio; la quietanza del canone o della royalty non sostituisce queste formalità, ma completa il fascicolo contrattuale dando evidenza documentale della corretta esecuzione economica del rapporto. In sintesi, una ricevuta ben redatta, coerente con il contratto e con gli adempimenti fiscali, rende trasparente la circolazione del marchio, rafforza la prova dei pagamenti e contribuisce a prevenire controversie sia tra le parti sia verso l’esterno.
Esempi di ricevuta pagamento uso marchio
Di seguito è possibile trovare gli esempi di ricevuta pagamento uso marchio.
Ricevuta pagamento uso marchio – modello essenziale a canone
Luogo ________________________ Data ________________________ n. ricevuta ________________________
Concedente/Titolare del marchio ________________________ C.F./P. IVA ________________________ con sede in ________________________ via ________________________ n. ______ PEC/SDI ________________________
Licenziatario ________________________ C.F./P. IVA ________________________ con sede in ________________________ via ________________________ n. ______ PEC/SDI ________________________
Marchio concesso in uso denominazione ________________________ tipo ________________________ n. domanda/registrazione ________________________ Ufficio ________________________ classi ________________________ territorio ________________________
Riferimento contrattuale licenza/accordo del ________________________ n. ________________________
Si attesta di aver ricevuto la somma di € ________________________ (euro ________________________) a titolo di canone per l’uso del marchio per il periodo dal ________________________ al ________________________.
Mezzo di pagamento ________________________ data ________________________ banca/emittente ________________________ identificativo operazione/CRO ________________________.
La presente costituisce quietanza per l’importo indicato e, se applicabile, non sostituisce la fattura.
Firma del Concedente/Titolare ________________________ Firma del Licenziatario (facoltativa) ________________________
Ricevuta pagamento uso marchio – modello royalty su vendite con rendiconto
Luogo ________________________ Data ________________________ n. ricevuta ________________________
Concedente/Titolare ________________________ C.F./P. IVA ________________________ sede ________________________ via ________________________ n. ______
Licenziatario ________________________ C.F./P. IVA ________________________ sede ________________________ via ________________________ n. ______
Marchio denominazione ________________________ n. registrazione ________________________ Ufficio ________________________ classi ________________________ territorio ________________________
Accordo di licenza del ________________________ n. ________________________
Si attesta di aver ricevuto da ________________________ l’importo di € ________________________ (euro ________________________) a titolo di royalty pari a ______% del fatturato imponibile di € ________________________ relativo al periodo dal ________________________ al ________________________ come da rendiconto n. ________________________ del ________________________.
Eventuali minimi garantiti imputati al periodo € ________________________ conguaglio a debito/credito € ________________________.
Mezzo di pagamento ________________________ data ________________________ identificativo operazione ________________________.
La presente è quietanza per l’importo indicato riferito al periodo sopra specificato e non sostituisce la fattura, ove dovuta.
Firma del Concedente/Titolare ________________________ Firma del Licenziatario (facoltativa) ________________________
Ricevuta pagamento uso marchio – modello minimo garantito e acconto royalty
Luogo ________________________ Data ________________________ n. ricevuta ________________________
Concedente/Titolare ________________________ C.F./P. IVA ________________________ sede ________________________ via ________________________ n. ______
Licenziatario ________________________ C.F./P. IVA ________________________ sede ________________________ via ________________________ n. ______
Marchio denominazione ________________________ n. registrazione ________________________ Ufficio ________________________ classi ________________________ territorio ________________________
Riferimento licenza del ________________________ n. ________________________
Si attesta la ricezione di € ________________________ (euro ________________________) così qualificati: quota minimo garantito periodo ________________________ pari a € ________________________ e acconto su royalty da conguagliare pari a € ________________________.
Il conguaglio sarà effettuato alla presentazione del rendiconto del periodo ________________________ con scadenza ________________________.
Mezzo di pagamento ________________________ data ________________________ identificativo operazione ________________________.
La presente costituisce quietanza per l’importo incassato e non sostituisce la fattura eventualmente emessa ai sensi di legge.
Firma del Concedente/Titolare ________________________ Firma del Licenziatario (facoltativa) ________________________
Ricevuta pagamento uso marchio – modello saldo periodo e liberatoria
Luogo ________________________ Data ________________________ n. ricevuta ________________________
Concedente/Titolare ________________________ C.F./P. IVA ________________________ sede ________________________ via ________________________ n. ______
Licenziatario ________________________ C.F./P. IVA ________________________ sede ________________________ via ________________________ n. ______
Marchio denominazione ________________________ n. registrazione ________________________ Ufficio ________________________ classi ________________________ territorio ________________________
Contratto di licenza n. ________________________ del ________________________
Si dichiara di aver ricevuto da ________________________ la somma di € ________________________ (euro ________________________) quale saldo dei canoni/royalty dovuti per il periodo dal ________________________ al ________________________ come da rendiconto/fattura n. ________________________ del ________________________.
Mezzo di pagamento ________________________ data ________________________ identificativo operazione ________________________.
Con il presente pagamento, relativamente al periodo indicato, nulla altro è dovuto per canoni/royalty, interessi e accessori, restando salvi gli obblighi contrattuali diversi dal pagamento. La presente vale quale quietanza a saldo per il periodo sopra specificato e non sostituisce la fattura.
Firma del Concedente/Titolare ________________________ Firma del Licenziatario (facoltativa) ________________________
Fac simile ricevuta pagamento uso marchio Word
Il fac simile ricevuta pagamento uso marchio Word presente di seguito può essere scaricato e modificato.