La dichiarazione di nulla a pretendere per volontariato è un documento formale utilizzato dalle organizzazioni no profit per confermare che i volontari non hanno alcuna pretesa economica nei confronti dell’organizzazione in seguito alla loro attività di volontariato. Questa dichiarazione serve a tutelare l’organizzazione da eventuali richieste future di compensi, rimborsi o indennità, attestando che il volontario ha operato in modo gratuito e senza aspettative di compenso. Il documento è spesso richiesto al termine del periodo di volontariato per formalizzare la chiusura del rapporto e garantire trasparenza e chiarezza tra le parti coinvolte.
Come compilare una dichiarazione di nulla a pretendere per volontariato
Una dichiarazione di “nulla a pretendere” nel volontariato è, in sostanza, una quietanza liberatoria con cui il volontario attesta che, in relazione a uno specifico rapporto con l’ente, ha ricevuto quanto dovuto e non vanta altre richieste economiche o risarcitorie fino alla data in cui firma. Funziona se è puntuale: deve dire chi dichiara e in favore di chi, a quale attività o periodo si riferisce, quali rimborsi o indennità sono stati liquidati e su quali documenti contabili si fonda la chiusura. Più la ricostruzione è ancorata a dati concreti – per esempio al progetto X svolto tra due date, alle missioni indicate nei relativi giustificativi, ai bonifici con una certa causale – più la dichiarazione diventa prova utile a chiudere il fascicolo amministrativo dell’ente e a prevenire discussioni tardive.
Ci sono però confini giuridici che una liberatoria non può superare. Il Codice del Terzo Settore definisce il volontario come persona che svolge, in modo personale, spontaneo e gratuito, attività a favore della comunità o di un bene comune, e ammette soltanto rimborsi spese, documentati o, nei limiti e condizioni fissati dall’ente e dalla normativa attuativa, autocertificati; la liberatoria non può trasformare un rimborso dovuto in una rinuncia forzosa, né legittimare compensi camuffati che snaturerebbero la gratuità. La stessa dichiarazione non può valere a escludere responsabilità per dolo o colpa grave perché patti di esonero di questo tipo sono nulli per legge, né può cancellare obblighi che restano in capo all’ente, come la copertura assicurativa contro infortuni, malattie e responsabilità civile per i volontari regolarmente iscritti nel registro interno. Se l’ente ha omesso tutele obbligatorie o ha tenuto condotte illecite, nessun “nulla a pretendere” può metterlo al riparo. Ugualmente, la liberatoria non è uno scudo contro una eventuale riqualificazione del rapporto come lavoro subordinato qualora i fatti dimostrino che il volontariato era solo apparente; se c’erano vincoli gerarchici, orari imposti e una retribuzione mascherata, la dichiarazione non impedisce al giudice di accertarlo.
Per essere davvero utile, il testo deve delimitare oggetto e tempo. Non serve una formula generica “per qualsiasi rapporto presente e futuro”, ma una dichiarazione cucita sul perimetro effettivo: un progetto, una campagna, un periodo, con indicazione delle somme ricevute a rimborso e dei documenti a cui sono agganciate. È corretto che il volontario affermi di aver ricevuto i rimborsi per trasporti, vitto, alloggio e altre spese vive indicate nei giustificativi o nell’autocertificazione ammessa dal regolamento interno, e che non residuano pretese economiche fino alla data odierna in relazione a quella attività. Se l’intento è rinunciare a rimborsi di modico valore non ancora richiesti, è bene dichiarare che la rinuncia è libera e consapevole e, se l’ente intende trattarla come liberalità, conservarne traccia contabile senza farne un’abitudine che aggiri sistematicamente il regime dei rimborsi. L’ente dovrebbe sempre verificare che chi firma sia realmente il volontario registrato e che la dichiarazione sia coerente con il regolamento interno sui rimborsi, perché una liberatoria in contrasto con le proprie regole espone più che proteggere.
La forma privata è sufficiente e, se firmata, fa piena prova della provenienza delle dichiarazioni; per rafforzarne la tenuta temporale è opportuno attribuirle data certa, per esempio tramite scambio via PEC, firma digitale o allegando i documenti quietanzati. In calce è sensato inserire una clausola che chiarisca che la dichiarazione non comporta rinuncia a diritti inderogabili previsti dalla legge o dal contratto assicurativo dell’ente e non copre condotte dolose o gravemente colpose, così da evitare fraintendimenti. Se l’ente vuole che la chiusura riguardi anche profili controversi – per esempio contestazioni su rimborsi non documentati o su danni occorsi durante un’attività – è preferibile formalizzare una conciliazione in una sede idonea, con assistenza e consapevolezza adeguate, invece di confidare in formule generiche.
In pratica, una buona dichiarazione suona così senza appesantimenti: il volontario si identifica e identifica l’ente, richiama l’attività o il periodo, indica gli importi ricevuti con gli estremi dei pagamenti o dei giustificativi, attesta che non ha ulteriori pretese economiche o risarcitorie nei confronti dell’ente per quella attività fino alla data della firma e riconosce che restano fermi i diritti non rinunciabili e le coperture obbligatorie; l’ente controfirma per ricevuta e archivia con i relativi allegati. Con questo approccio la “nulla a pretendere” diventa uno strumento serio di buona amministrazione, capace di chiudere in modo trasparente e rispettoso della legge i rapporti economici con i volontari, senza pretendere di sanare ciò che, per natura o per legge, non può essere sanato.
Esempi di dichiarazione di nulla a pretendere per volontariato
Di seguito è possibile trovare gli esempi di dichiarazione di nulla a pretendere per volontariato.
Dichiarazione di nulla a pretendere del volontario a favore dell’ente
Io sottoscritto/a ________________________, nato/a a ________________________ il ________________________, C.F. ________________________, residente in ________________________, documento di identità n. ________________________ rilasciato da ________________________, in qualità di volontario/a dell’ente ________________________ con sede in ________________________ C.F./P.IVA ________________________, dichiaro che, in relazione all’attività di volontariato svolta nell’ambito del progetto ________________________ nel periodo dal ________________________ al ________________________, ho ricevuto i rimborsi spese previsti per complessivi euro ________________________ (in lettere ________________________), corrisposti in data ________________________ con ________________________ e riferiti ai giustificativi n. ________________________ del ________________________. Attesto che, per le attività sopra indicate e fino alla data odierna, nulla ho a pretendere a qualsiasi titolo economico o risarcitorio nei confronti dell’ente, ferma restando l’intangibilità dei diritti inderogabili di legge e delle coperture assicurative obbligatorie e restando esclusi dalla presente eventuali responsabilità per dolo o colpa grave.
Luogo ________________________ Data ________________________.
Firma del volontario/a ________________________
Per ricevuta dell’ente ________________________
Dichiarazione di nulla a pretendere per singola missione con rimborso documentato
Io sottoscritto/a ________________________, C.F. ________________________, volontario/a dell’ente ________________________ con sede in ________________________, dichiaro che la missione di volontariato effettuata in ________________________ nei giorni ________________________ per attività ________________________ si è conclusa e che i rimborsi spese per viaggio, vitto, alloggio e materiali di consumo, per complessivi euro ________________________ (in lettere ________________________), sono stati liquidati in data ________________________ mediante ________________________, come da giustificativi e note spese n. ________________________ del ________________________. Dichiaro che, relativamente a detta missione e fino alla data odierna, nulla ho a pretendere dall’ente a qualsiasi titolo economico o risarcitorio, restando salvi i diritti non rinunciabili previsti dalla legge e dal regolamento interno e non essendo la presente idonea a esonerare l’ente da responsabilità per dolo o colpa grave.
Luogo ________________________ Data ________________________.
Firma del volontario/a ________________________
Per ricevuta dell’ente ________________________
Dichiarazione di nulla a pretendere con rinuncia libera a rimborsi residui
Io sottoscritto/a ________________________, C.F. ________________________, volontario/a dell’ente ________________________ con sede in ________________________, riferita l’attività svolta nel progetto ________________________ nel periodo ________________________, dichiaro di aver ricevuto i rimborsi spese dovuti sino alla data ________________________ per complessivi euro ________________________ e di rinunciare liberamente e consapevolmente, senza alcun vincolo, ai rimborsi di modico valore non ancora richiesti relativi al medesimo periodo, quantificati in euro ________________________. Dichiaro pertanto che, con riferimento al progetto indicato e fino alla data odierna, nulla ho a pretendere dall’ente a titolo economico o risarcitorio, restando ferme le coperture assicurative obbligatorie, i diritti inderogabili di legge e l’esclusione di qualunque effetto liberatorio per condotte dell’ente connotate da dolo o colpa grave.
Luogo ________________________ Data ________________________.
Firma del volontario/a ________________________
Per ricevuta dell’ente ________________________
Dichiarazione reciproca di nulla a pretendere a chiusura del rapporto di volontariato su progetto
L’ente ________________________ con sede in ________________________ C.F./P.IVA ________________________ in persona di ________________________ e il/la volontario/a ________________________ C.F. ________________________ residente in ________________________, con riferimento alle attività di volontariato svolte nel progetto ________________________ dal ________________________ al ________________________, dichiarano congiuntamente che tutti i rimborsi spese dovuti sono stati liquidati per complessivi euro ________________________ (in lettere ________________________), con pagamenti effettuati in data ________________________ a mezzo ________________________ e riferiti ai giustificativi n. ________________________ del ________________________. Danno atto che, per le attività e il periodo sopra indicati e fino alla data odierna, nulla hanno a pretendere reciprocamente a qualsiasi titolo economico o risarcitorio. Resta inteso che la presente dichiarazione non comporta rinunce a diritti inderogabili di legge, non incide sulle coperture assicurative obbligatorie in favore del volontario e non esonera da responsabilità per dolo o colpa grave.
Luogo ________________________ Data ________________________.
Per l’ente ________________________ Firma ________________________
Il/La volontario/a ________________________ Firma ________________________
Fac simile dichiarazione di nulla a pretendere per volontariato Word
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