La dichiarazione di nulla a pretendere da parte di una ditta edile è un documento in cui la ditta attesta di non avere ulteriori richieste economiche nei confronti del committente relativi a lavori svolti, materiali forniti o servizi resi. Questa dichiarazione viene solitamente richiesta al termine di un progetto o di una fase lavorativa specifica per garantire che tutte le obbligazioni finanziarie siano state adempiute e per evitare future controversie legali. Serve come prova di soddisfazione reciproca tra le parti e facilita una chiusura ufficiale e senza conflitti del rapporto d’affari.
Come compilare una dichiarazione di nulla a pretendere ditta edile
Una dichiarazione di “nulla a pretendere” rilasciata o ricevuta da una ditta edile è, nella sostanza, una quietanza liberatoria che chiude il conto economico di uno specifico rapporto di appalto o di una sua fase. Serve a attestare che le somme dovute per le lavorazioni eseguite sono state pagate e che, per quel perimetro, l’impresa non avanzerà ulteriori richieste verso il committente; specularmente, può essere il committente a dichiarare di non avere altri debiti verso l’impresa, oltre a quelli già corrisposti. Perché sia realmente utile, il documento deve ancorarsi a dati certi: individuazione delle parti e del cantiere, richiamo al contratto o ordine con date e oggetto, indicazione dei SAL liquidati o del conto finale, estremi di fatture e pagamenti, data dalla quale si intende chiudere ogni pendenza su quell’affare. In mancanza di un contratto scritto dettagliato, la liberatoria diventa la fotografia contabile che manca; se il contratto esiste, ne è il naturale epilogo per cassa.
Il momento in cui si rilascia la liberatoria incide sui suoi effetti. Se viene usata a chiusura di un SAL, la dichiarazione deve precisare che vale solo per le lavorazioni contabilizzate fino a quella data, senza pregiudicare varianti, riserve o pretese collegate a prestazioni successive o a partite tuttora in discussione. Se è finale, di regola si collega all’accettazione delle opere e al pagamento del conto definitivo, eventualmente allo svincolo della ritenuta di garanzia o alla sostituzione della ritenuta con una fideiussione; in questo caso è opportuno che la dichiarazione faccia esplicito riferimento all’esito del collaudo o al certificato di regolare esecuzione, per evitare equivoci tra chiusura contabile e accettazione tecnica.
Gli effetti della liberatoria non sono illimitati e non possono derogare a responsabilità inderogabili. La quietanza non copre né esonera la ditta da responsabilità per dolo o colpa grave, non elimina la garanzia per vizi e difformità disciplinata dal codice civile, non fa venir meno la responsabilità decennale per rovina e gravi difetti dell’opera e non impedisce la denuncia di vizi occulti nei termini di legge; una clausola che pretenda il contrario rischia di essere inefficace. L’accettazione dell’opera e la dichiarazione di nulla a pretendere possono chiudere la partita per difetti apparenti non riservati, ma non blindano ciò che non era riconoscibile al momento della consegna. Per lo stesso motivo, se l’impresa rilascia la liberatoria “a saldo e stralcio” per definire contestazioni sui lavori, occorre che la natura transattiva emerga chiaramente e che le reciproche concessioni siano esplicitate, altrimenti si lascia spazio a contestazioni successive.
Nelle filiere dell’edilizia la liberatoria tra committente e appaltatore non mette al riparo da eventuali rivendicazioni di terzi se questi non sono coinvolti. I dipendenti dell’appaltatore e i subappaltatori hanno in alcuni casi azioni dirette o strumenti di tutela che possono colpire le somme ancora dovute al capo-commessa; per questo è pratica prudente che, in prossimità del saldo finale, il committente acquisisca anche liberatorie dei principali subappaltatori e fornitori, oltre a un DURC regolare, o che ottenga una manleva espressa dell’appaltatore rispetto a pretese di terzi collegate al cantiere. La dichiarazione della ditta non sostituisce la verifica contributiva né sana irregolarità che potrebbero ricadere sul committente in sede di controlli.
La forma non richiede il notaio: basta una scrittura privata firmata dal legale rappresentante dell’impresa o da soggetto munito di poteri idonei e dal committente, con allegata copia dei documenti di identità e, per dare certezza al momento storico, l’invio o lo scambio via PEC o firma digitale con marca temporale. È sensato allegare alla liberatoria il riepilogo contabile (SAL, contabilità finale, registro di contabilità se esiste, elenco fatture), la prova dei pagamenti e, se si svincola una ritenuta di garanzia, l’attestazione di collaudo o di regolare esecuzione e gli eventuali certificati e manuali d’opera che segnano la chiusura tecnica del cantiere.
Il linguaggio deve essere preciso e circoscritto. Una formula efficace identifica il contratto o il SAL, indica l’importo complessivo liquidato e il mezzo di pagamento, dichiara che nulla è più dovuto “in relazione alle prestazioni eseguite fino alla data odierna per l’appalto relativo a…”, fa salve le responsabilità inderogabili e gli obblighi di legge e chiarisce che eventuali riserve pendenti o varianti non comprese restano fuori dal perimetro della rinuncia. Se la ditta chiede una liberatoria molto ampia su un modulo prestampato che contenga manleve e rinunce generiche, è opportuno che il committente le approvi specificamente solo nella misura in cui siano coerenti con il contratto e con la legge, evitando di firmare clausole che pretendono di cancellare garanzie o responsabilità non rinunciabili.
La dichiarazione non sostituisce il collaudo e non vale come certificazione tecnica. In un appalto privato le parti sono libere di disciplinare collaudi, prove e termini, ma confondere la liberatoria contabile con l’attestazione di conformità dell’opera crea terreno fertile per controversie. È preferibile che la chiusura economica sia accompagnata da un verbale tecnico che attesti lo stato dell’opera, le eventuali riserve e i tempi di ultimazione delle riprese, così da evitare che una quietanza usata per ottenere lo svincolo dei pagamenti venga letta come accettazione incondizionata anche sul piano tecnico.
Sul fronte fiscale la liberatoria non ha effetti sostitutivi. L’impresa deve emettere e conservare le fatture in conformità alla normativa IVA e, se si applicano meccanismi particolari come il reverse charge o le ritenute di garanzia contrattuali, la dichiarazione non modifica il regime; serve piuttosto a cristallizzare che l’importo fatturato è stato effettivamente pagato e a prevenire eccezioni di inadempimento futuro. In caso di saldo a “saldo e stralcio” con rinuncia reciproca a partite controverse, è prudente coordinare il testo con la contabilità e con eventuali note di credito per mantenere coerenza fiscale.
Esempi di dichiarazione di nulla a pretendere ditta edile
Di seguito è possibile trovare gli esempi di dichiarazione di nulla a pretendere ditta edile.
Dichiarazione di nulla a pretendere su SAL
Io sottoscritto/a ________________________, C.F./P.IVA ________________________, in qualità di legale rappresentante della ditta edile ________________________ con sede in ________________________, dichiaro nei confronti del Committente ________________________ C.F./P.IVA ________________________ con sede/residenza in ________________________ che, in relazione all’appalto avente ad oggetto ________________________ presso il cantiere sito in ________________________, contratto/ordine n. ________________________ del ________________________, per le lavorazioni contabilizzate fino al SAL n. ________________________ approvato in data ________________________, pari complessivamente a euro ________________________ (in lettere ________________________), come da fatture n. ________________________ del ________________________ quietanzate con pagamenti effettuati in data ________________________ a mezzo ________________________ riferimento ________________________, nulla è più dovuto e nulla ho a pretendere a qualsiasi titolo economico o risarcitorio per le prestazioni ricomprese nel predetto SAL e fino alla data odierna. Resta inteso che la presente non incide su varianti o prestazioni successive non comprese nel SAL, né su garanzie e responsabilità inderogabili di legge, ivi inclusa la garanzia per vizi occulti e la responsabilità per rovina e gravi difetti, e non copre condotte connotate da dolo o colpa grave.
Luogo ________________________ Data ________________________.
Firma del legale rappresentante della ditta ________________________
Per ricevuta del Committente ________________________
Dichiarazione di nulla a pretendere a chiusura lavori e conto finale
Io sottoscritto/a ________________________, C.F./P.IVA ________________________, legale rappresentante della ditta edile ________________________ con sede in ________________________, dichiaro che, per l’appalto relativo a ________________________ presso il cantiere sito in ________________________, contratto/ordine n. ________________________ del ________________________, a seguito di ultimazione delle opere in data ________________________ e di emissione del certificato di regolare esecuzione/collaudo del ________________________, il conto finale pari a euro ________________________ (in lettere ________________________) è stato integralmente saldato mediante fatture n. ________________________ del ________________________ e relativi pagamenti eseguiti in data ________________________ a mezzo ________________________ riferimento ________________________. Dichiaro pertanto che, relativamente alle prestazioni eseguite per il suddetto appalto e fino alla data odierna, nulla è più dovuto e nulla ho a pretendere a qualsiasi titolo economico o risarcitorio nei confronti del Committente ________________________. Restano ferme le garanzie e responsabilità previste dalla legge (vizi e difformità, responsabilità decennale) e l’inefficacia di qualsiasi esonero per dolo o colpa grave.
Luogo ________________________ Data ________________________.
Firma del legale rappresentante della ditta ________________________
Per ricevuta del Committente ________________________
Dichiarazione reciproca di nulla a pretendere a saldo e stralcio
La ditta edile ________________________ C.F./P.IVA ________________________ con sede in ________________________ in persona del legale rappresentante ________________________ e il Committente ________________________ C.F./P.IVA ________________________ con sede/residenza in ________________________ in persona di ________________________, con riferimento all’appalto/ordine n. ________________________ del ________________________ relativo a ________________________ presso il cantiere sito in ________________________, dichiarano di avere definito ogni pendenza economica in data ________________________ mediante corresponsione della somma di euro ________________________ (in lettere ________________________) a saldo e stralcio, come da fatture n. ________________________ del ________________________ quietanzate con pagamenti a mezzo ________________________ riferimento ________________________. Le Parti attestano che, per l’appalto sopra identificato e fino alla data odierna, nulla hanno più a pretendere reciprocamente a qualsiasi titolo economico o risarcitorio. Restano salvi gli obblighi e le responsabilità inderogabili di legge, incluse garanzie per vizi e responsabilità decennale, nonché l’inopponibilità della presente a fatti di dolo o colpa grave.
Luogo ________________________ Data ________________________.
Per la ditta edile ________________________ Firma ________________________
Per il Committente ________________________ Firma ________________________
Dichiarazione di nulla a pretendere del subappaltatore a favore di appaltatore e committente
Io sottoscritto/a ________________________ C.F./P.IVA ________________________, legale rappresentante della ditta ________________________ con sede in ________________________, in qualità di subappaltatore per le lavorazioni ________________________ eseguite nell’ambito dell’appalto principale affidato all’impresa ________________________ C.F./P.IVA ________________________ nel cantiere di ________________________ sito in ________________________, dichiaro che, con riferimento al subappalto n. ________________________ del ________________________, le prestazioni contabilizzate fino alla data ________________________ per complessivi euro ________________________ (in lettere ________________________), come da fatture n. ________________________ del ________________________ saldate con pagamenti in data ________________________ a mezzo ________________________ riferimento ________________________, risultano integralmente pagate. Dichiaro pertanto che nulla è più dovuto e nulla ho a pretendere a qualsiasi titolo economico o risarcitorio nei confronti dell’appaltatore ________________________ e, per quanto di ragione, nei confronti del Committente ________________________ in relazione alle lavorazioni eseguite fino alla data odierna. Restano ferme le garanzie e responsabilità previste dalla legge e l’inefficacia di ogni esonero per dolo o colpa grave.
Luogo ________________________ Data ________________________.
Firma del legale rappresentante del subappaltatore ________________________
Per ricevuta dell’appaltatore ________________________
Fac simile dichiarazione di nulla a pretendere ditta edile Word
Di seguito viene proposto un fac simile dichiarazione di nulla a pretendere ditta edile Word da scaricare.