Esempio Quietanza Liberatoria TFR

Esempio Quietanza Liberatoria TFR

Quando un lavoratore lascia un’azienda, per dimissioni, licenziamento o pensionamento, ha diritto a ricevere il TFR, ovvero quella quota di remunerazione che l’azienda ha accantonato durante il periodo di impiego. Una volta che l’azienda paga il TFR al lavoratore, corrisponde una quietanza liberatoria. Questo documento attesta che il datore di lavoro ha adempiuto completamente al suo obbligo verso il lavoratore riguardo al pagamento del TFR, liberandosi così da eventuali future richieste da parte del lavoratore relativo a tale somma. In sostanza, la quietanza liberatoria TFR è una conferma che il rapporto finanziario in termini di TFR tra lavoratore e azienda è stato definitivamente saldato.

Come compilare una quietanza liberatoria TFR

La quietanza liberatoria relativa al TFR (Trattamento di Fine Rapporto) è un documento che attesta il regolare pagamento del TFR al lavoratore da parte del datore di lavoro. Questo documento è di fondamentale importanza in quanto certifica che il lavoratore ha ricevuto l’intera somma spettante al termine del rapporto lavorativo e che, quindi, non ha ulteriori pretese nei confronti del datore di lavoro per quanto riguarda il TFR.

Per essere pienamente efficace e valide, la quietanza liberatoria deve essere redatta con cura, inserendo informazioni precise e dettagliate. Nella prima sezione del documento, è imperativo che il lavoratore (in questo contesto, il creditore) fornisca le proprie informazioni personali, quali nome e cognome. Questa sezione serve anche a identificare chiaramente il datore di lavoro (il debitore), altrettanto attraverso nome e cognome o, in caso di società, la denominazione aziendale. A tal fine, il documento deve specificare che il lavoratore riceve dal datore di lavoro una determinata cifra, esplicitamente indicata nel testo, a saldo del TFR maturato fino alla data di cessazione dell’attività lavorativa. Indicare la cifra specifica è essenziale per evitare qualsiasi ambiguità sul totale del credito soddisfatto.

La sezione successiva della quietanza è decisamente critica per il datore di lavoro in quanto qui il lavoratore afferma esplicitamente di ricevere la somma indicata a completa liquidazione del TFR. Questa parte del documento deve chiarire che il pagamento ricevuto soddisfa integralmente le pretese del lavoratore relativo al TFR e che, di conseguenza, il lavoratore non ha più nulla da richiedere al datore di lavoro per quanto concerne il TFR. È questo l’elemento che attribuisce alla quietanza il suo valore liberatorio per il datore di lavoro.

È essenziale che il lavoratore dichiari che l’accettazione della somma di denaro avviene “a totale soddisfazione” del proprio diritto al TFR, facendo riferimento al rapporto di lavoro specifico (eventualmente includendo il periodo di assunzione e cessazione) e utilizzando una formula che escluda espressamente ulteriori pretese in futuro sul TFR. Solo in questo modo la quietanza può considerarsi pienamente liberatoria.

Infine, per garantire la validità legale del documento, è fondamentale che sia debitamente firmato dal lavoratore. La firma attesta l’accordo sul contenuto e la ricezione della somma da parte del lavoratore e conferma l’intenzione di liberare il datore di lavoro da ulteriori obbligazioni relative al TFR.

Modello di quietanza liberatoria TFR

OGGETTO: Quietanza liberatoria TFR

Io sottoscritto/a ____________, nato/a a ____________ il ____________, residente in ____________, Via ____________ n. ____________, codice fiscale ____________, in qualità di lavoratore/lavoratrice dell’azienda ____________, dichiaro di ricevere dal datore di lavoro Sig./Sig.ra ____________, in rappresentanza della suddetta azienda, la somma di euro ____________ (___________/00), erogata mediante ____________ (specificare la modalità di pagamento: assegno, bonifico bancario, ecc.), quale saldo definitivo del mio Trattamento di Fine Rapporto (TFR), decorrente dal periodo di lavoro dal ____________ al ____________.

Con la ricezione di detta somma, riconosco di aver ricevuto il completo pagamento del TFR maturato nel periodo di impiego presso la suddetta azienda, comprensivo di eventuali interessi e rivalutazioni previste per legge.

(In caso di pagamento parziale) Preciso, tuttavia, che tale somma mi viene corrisposta a titolo di acconto sul maggior importo complessivo di euro ____________ (__________/00), con la promessa di saldo del restante importo entro la data ____________.

(In caso di pagamento totale) Confermo che il suddetto pagamento estingue ogni ulteriore debito, obbligazione o pretesa inerente al mio TFR e al rapporto di lavoro intercorso, per cui dichiaro di non aver null’altro a pretendere dal Sig./Sig.ra ____________ a nessun titolo, con riferimento al suindicato periodo lavorativo.

Accetto, quindi, la presente quietanza come liberatoria totale nei confronti della suddetta azienda e del suo rappresentante legale, riguardante tutte le questioni relative al mio TFR.

Per maggiore chiarezza e completezza, la presente quietanza è stata redatta in duplice copia, una delle quali viene trattenuta da me, mentre l’altra è consegnata al datore di lavoro o al suo rappresentante.

Distinti saluti,

Luogo e data ____________

Firma _____________________

Si consiglia sempre di far rivedere ogni documento legale a un professionista per assicurarsi della sua correttezza e conformità alle leggi vigenti.

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Esempio di quietanza liberatoria TFR

Il sottoscritto Sig. Mario Rossi, nato il 12/04/1970, in Roma, residente in Roma, via Appia Antica, n. 42, codice fiscale RSSMRA70D12H501Z

DICHIARA

Di aver ricevuto dal Sig. Giovanni Bianchi, nato il 05/07/1965, in Milano, residente in Milano, via Roma, n. 10, codice fiscale BNCGVN65L05F205J titolare di ______________________________, la somma di € 15.000 per il pagamento del TFR maturato nel periodo di impiego preso ___________________, ricevuta a mezzo bonifico bancario e di non avere null’altro a che pretendere dallo stesso. Pertanto, a tal specifico riguardo, rilascia piena ed ampia quietanza.

Luogo Milano

Data 01/10/2023

Il creditore Mario Rossi

Il debitore Giovanni Bianchi

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