La quietanza di pagamento dello stipendio è la dichiarazione con cui il lavoratore attesta di aver ricevuto una determinata somma a titolo retributivo per uno specifico periodo, con indicazione del datore di lavoro che ha pagato, della causale e della data. Non va confusa con il prospetto paga: il cedolino documenta come lo stipendio è calcolato, la quietanza riguarda invece l’incasso effettivo. Questa guida è informativa e non sostituisce una consulenza legale sul tuo caso concreto.
Come compilare una quietanza di pagamento stipendio
Da luglio 2018 in Italia la retribuzione deve essere corrisposta con strumenti tracciabili attraverso banca o posta, come bonifico sul conto indicato dal lavoratore, strumenti di pagamento elettronico, assegno consegnato al lavoratore o pagamento in contanti allo sportello bancario o postale tramite mandato di pagamento; è vietato versare denaro contante direttamente al dipendente. La legge precisa che la firma apposta dal lavoratore sulla busta paga non costituisce prova dell’avvenuto pagamento. Sono previste eccezioni per i rapporti con le pubbliche amministrazioni e per il lavoro domestico disciplinato dai relativi contratti collettivi, ambiti nei quali restano possibili modalità diverse; la violazione del divieto comporta una sanzione amministrativa pecuniaria. Queste regole, contenute nei commi 910–914 della legge 27 dicembre 2017 n. 205, hanno lo scopo di rendere verificabile il flusso retributivo e separano chiaramente il documento contabile (cedolino) dalla prova del pagamento.
Sul valore probatorio, la giurisprudenza ha chiarito che la semplice sottoscrizione del cedolino “per ricevuta” dimostra solo la consegna del documento e non il versamento delle somme, con onere del datore di lavoro di provare il pagamento con mezzi idonei. La Cassazione ha però riconosciuto che, se sul cedolino è presente una dichiarazione autografa di quietanza, cioè un’affermazione espressa del lavoratore di aver ricevuto le cifre indicate, l’onere di dimostrare l’eventuale mancato pagamento può spostarsi sul dipendente che contesti quel contenuto. In ogni caso, la via più sicura resta la tracciabilità bancaria unita alla conservazione delle ricevute di versamento, perché la legge attribuisce alla firma sul cedolino un valore non decisivo quanto al pagamento.
La quietanza scritta è utile quando la normativa consente ancora il pagamento materiale, come nei rapporti di lavoro domestico esclusi dall’obbligo di tracciabilità, oppure quando si versa una quota in contanti allo sportello bancario o postale con mandato di pagamento. In tali ipotesi è prudente far rilasciare al lavoratore una ricevuta che identifichi le parti, specifichi il periodo retributivo, indichi la somma netta pagata, richiami il cedolino o il Libro Unico del Lavoro e riporti la data e la modalità con cui il denaro è stato effettivamente corrisposto, aggiungendo se del caso gli estremi dell’assegno o del mandato e la formula “salvo conguaglio e ferma restando la ricostruzione retributiva da cedolino”. Questa impostazione crea coerenza tra documento contabile e prova di incasso nei casi in cui non vi sia un bonifico a dimostrarlo.
È importante distinguere la “quietanza di pagamento” dalle cd. “quietanze liberatorie a saldo e stralcio” che contengono frasi come “nulla più a pretendere”. Quando una dichiarazione tocchi diritti del lavoratore, entra in gioco l’articolo 2113 del codice civile: rinunce e transazioni su diritti derivanti da norme inderogabili sono impugnabili entro sei mesi, salvo che siano stipulate nelle sedi protette previste dalla legge (giudiziarie o sindacali). Una semplice quietanza che si limiti a certificare l’incasso di quanto risulta dal cedolino non è una rinuncia; se invece contiene clausole abdicative o transattive, queste potranno essere rimesse in discussione se non formate nelle sedi protette o in assenza di piena consapevolezza su diritti specifici. Per questo, quando si vogliono definire controversie o arretrati, è opportuno utilizzare gli strumenti di conciliazione idonei e non affidarsi a formule generiche dentro una ricevuta.
Resta fermo l’obbligo, a carico del datore di lavoro, di consegnare il prospetto paga con gli elementi della retribuzione e di istituire e tenere il Libro Unico del Lavoro, che documenta registrazioni e dazioni e la cui copia al lavoratore assolve anche l’obbligo di consegna previsto dalla legge del 1953. Questi adempimenti non dimostrano da soli il pagamento, ma sono essenziali per allineare contabilità e prova, e vanno coordinati con le evidenze bancarie o con le quietanze quando si impiegano le modalità ammesse.
Esempio di quietanza di pagamento stipendio
Quietanza di pagamento stipendio – Bonifico bancario
Oggetto: Quietanza di pagamento dello stipendio per il periodo ________________________
Datore di lavoro: ________________________ (codice fiscale ________________________, sede ________________________)
Lavoratore/Lavoratrice: ________________________ (codice fiscale ________________________, nato/a a ________________________ il ________________________, residenza ________________________)
Rapporto/Qualifica/CCNL: ________________________ (livello ________________________, matricola ________________________ )
Periodo retributivo di riferimento: ________________________ (mese/anno) – Cedolino/LUL n. ________________________ del ________________________
Dichiarazione di ricezione: Il/La sottoscritto/a ________________________ attesta di aver ricevuto in data ________________________ l’importo netto di € ________________________ a titolo di retribuzione per il periodo sopra indicato, come da prospetto paga richiamato.
Modalità di pagamento: bonifico SEPA su IBAN ________________________ intestato a ________________________; banca ordinante ________________________; CRO/TRN ________________________ ; data valuta ________________________
Voci ricomprese (se presenti): premi/straordinari ________________________ ; indennità ________________________ ; rimborsi ________________________ ; arretrati ________________________
Note: pagamento effettuato salvo conguaglio e nel rispetto delle risultanze del cedolino/LUL
Luogo e data: ________________________
Firma del lavoratore per ricevuta: ________________________
Firma del datore di lavoro: ________________________
Quietanza di pagamento stipendio – Assegno bancario/circolare
Oggetto: Quietanza di pagamento dello stipendio per il periodo ________________________
Datore di lavoro: ________________________ (codice fiscale ________________________, sede ________________________)
Lavoratore/Lavoratrice: ________________________ (codice fiscale ________________________, residenza ________________________)
Periodo retributivo di riferimento: ________________________ (mese/anno) – Cedolino/LUL n. ________________________ del ________________________
Dichiarazione di ricezione: Il/La sottoscritto/a ________________________ attesta di aver ricevuto in data ________________________ l’importo netto di € ________________________ a titolo di retribuzione per il periodo sopra indicato.
Modalità di pagamento: assegno non trasferibile n. ________________________ emesso da ________________________ filiale ________________________ in data ________________________ ; intestato a ________________________ ; eventuale versamento su IBAN ________________________
Estremi identificativi aggiuntivi (se disponibili): ABI/CAB ________________________ ; causale assegno ________________________
Note: la presente quietanza si riferisce esclusivamente all’incasso dell’importo indicato e richiama il cedolino/LUL sopra identificato
Luogo e data: ________________________
Firma del lavoratore per ricevuta: ________________________
Firma del datore di lavoro: ________________________
Quietanza di pagamento stipendio – Mandato allo sportello/Poste o carta di pagamento
Oggetto: Quietanza di pagamento dello stipendio per il periodo ________________________
Datore di lavoro: ________________________ (codice fiscale ________________________)
Lavoratore/Lavoratrice: ________________________ (codice fiscale ________________________)
Periodo retributivo di riferimento: ________________________ (mese/anno) – Cedolino/LUL n. ________________________ del ________________________
Dichiarazione di ricezione: Il/La sottoscritto/a ________________________ attesta di aver ricevuto in data ________________________ l’importo netto di € ________________________ a titolo di retribuzione per il periodo sopra indicato.
Modalità di pagamento: mandato di pagamento allo sportello bancario/postale n. ________________________ presso ________________________ ; ovvero accredito su carta di pagamento/prepagata nominativa n. _____________ (ultime 4 cifre) rilasciata da ________________________ ; ID operazione/transaction reference ________________________
Documento di riconoscimento esibito allo sportello: tipo ________________________ n. ________________________ rilasciato da ________________________ in data ________________________
Note: pagamento tracciato salvo conguaglio e in conformità al prospetto paga richiamato
Luogo e data: ________________________
Firma del lavoratore per ricevuta: ________________________
Firma del datore di lavoro: ________________________
Quietanza di pagamento stipendio – Acconto e saldo/conguaglio
Oggetto: Quietanza di pagamento acconto/saldo stipendio per il periodo ________________________
Datore di lavoro: ________________________ (codice fiscale ________________________)
Lavoratore/Lavoratrice: ________________________ (codice fiscale ________________________)
Periodo retributivo di riferimento: ________________________ (mese/anno) – Cedolino/LUL n. ________________________ del ________________________
Dichiarazione di ricezione: Il/La sottoscritto/a ________________________ attesta di aver ricevuto in data ________________________ l’importo di € ________________________ a titolo di ________________________ (acconto/saldo/conguaglio) della retribuzione relativa al periodo sopra indicato.
Modalità di pagamento: ________________________ (bonifico SEPA/assegno non trasferibile/mandato allo sportello/accredito su carta di pagamento) – estremi operazione ________________________ (IBAN/CRO/TRN/numero assegno/ID operazione)
Importi e riferimenti: importo netto complessivo dovuto da cedolino € ________________________ ; importo già corrisposto in acconto € ________________________ in data ________________________ ; importo residuo da corrispondere/già saldato € ________________________
Note: la presente quietanza certifica esclusivamente le somme incassate e non comporta rinunce o transazioni su ulteriori diritti retributivi; resta fermo l’eventuale successivo conguaglio
Luogo e data: ________________________
Firma del lavoratore per ricevuta: ________________________
Firma del datore di lavoro: ________________________
Fac simile quietanza di pagamento stipendio Word
Di seguito viene messo a disposizione un fac simile quietanza di pagamento stipendio Word.